A un’ora di strada da Olbia, tra il verde del Supramonte, ci sono le sorgenti di Su Gologone: nessuno conosce la profondità esatta di questa pozza di acqua che sparisce misteriosamente all’interno di una delle tante grotte che costellano questa zona della Sardegna.
Ma qui, in un parco alberato dove diverse sfumature di verde si mescolano, non è difficile incontrare turisti armati di kayak di ritorno da una gita lungo il fiume Cedrino oppure in partenza per un’escursione in mountain bike. Anche fuori stagione.
La regione italiana più famosa nel mondo per il suo mare è sempre più richiesta anche per il turismo outdoor e attivo, un segmento che nel mondo sta crescendo a ritmi serrati e che probabilmente in Italia avrà il suo boom nei prossimi due anni.
“Nel 2017 – ha spiegato Joseph Ejarque, coordinatore scientifico del programma Sardinia Tourism Call2Action, ciclo di incontri formativi organizzato dall’Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna e Geasar che ha avuto TTG come media partner – quasi 13 milioni di persone hanno fatto una vacanza attiva in Italia, generando un fatturato di 4 miliardi di euro”.
Il reportage completo sul turismo attivo in Sardegna sul numero odierno di TTG Magazine, anche online a questo link.