Non si arresta la sete di viaggi dei turisti cinesi, che mostrano di avere sempre nel cuore un viaggio in Italia. Gli ultimi dati sono quelli di Cotri - l’istituto di ricerca sull’outbound turistico cinese -, che in relazione al terzo trimestre di quest’anno quantifica in 43 milioni i valichi di frontiera da parte dei cittadini del Paese in tutto il mondo. Di questi, 23 milioni hanno avuto come meta il resto della Greater China, ossia Hong Kong, Macao e Taiwan, mentre i restanti 23 milioni, pari al 53% del totale, sono stati fatti nel resto del mondo.
Aumento a doppia cifra
E l'Italia riveste sempre un ruolo di primo piano nella mappa dei loro desideri, come sottolineano anche i dati di Expedia, che mostrano come sia proprio la Cina a trainare la domanda di pacchetti turistici nel nostro Paese.
Tornando al dato generale del terzo trimestre, l'aumento rispetto allo stesso periodo del 2017 è pari al 10%, mentre i tassi di crescita anno su anno del primo e secondo semestre 2018 sono stati rispettivamente del 17 e del 16%.
In totale nei primi nove mesi del 2018 hanno attraversato la frontiera del loro Paese 123 milioni di cinesi, il 14% in più sull’anno precedente.
Nepal alla ribalta
Tra le destinazioni più gettonate il Nepal è salito alla ribalta, nell’ultimo periodo dell’anno, con 40mila arrivi cinesi nel terzo trimestre e un totale di 110mila da gennaio a settembre. Si è invece indebolita la crescita di gradimento per altre destinazioni chiave come la Thailandia, l’Australia, Singapore e la Germania, mentre hanno riportato un calo sia gli Stati Uniti che la Gran Bretagna, soprattutto a causa del timore di vincoli burocratici legati all’emissione dei visti.
Tra le macrotendenze individuate dall’istituto di ricerca la perdita d'importanza dello shopping, a favore di un turismo meno ‘mordi e fuggi’ e più a carattere culturale.