Se il 2018 si chiude sotto il segno più per il turismo italiano, non è merito della componente nazionale, bensì dei mercati esteri. La sentenza arriva da Assoturismo Confesercenti, che nell’indagine elaborata da Cst evidenza come le presenze turistiche lo scorso anno nel nostro Paese siano salite a 426 milioni, oltre 5,7 milioni in più rispetto all’anno precedente; una cifra che corrisponde a un tasso di crescita di 1,4 punti percentuali.
Aumento inferiore a quello del 2017
Nonostante un’estate sottotono, dunque, l’inbound riporta un aumento, anche se inferiore al più 4,4% messo a segno nel 2017. “Preoccupa il rallentamento dei turisti italiani - commenta il presidente Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina -. Una frenata dovuta al clima economico, che ha inciso fortemente sulle località balneari italiane, che hanno sofferto anche la ripartenza dei competitor mediterranei”.
Bene montagna e centri d'arte
Il risultato è una chiusura d’anno in sostanziale stabilità per questa tipologia di offerta, mentre invece la montagna ha fatto registrare un più 2,8% di presenze e i centri d’arte un più 2,3. “L’aumento dei visitatori nelle città d’arte - spiega Messina - non conferma solo la cifra ‘culturale’ del nostro turismo, ma anche il buon lavoro svolto dai nostri operatori. E nelle aree montane: qui l’impegno per la destagionalizzazione sta dando i suoi frutti, con flussi turistici in crescita tutto l’anno”.
In totale le presenze di turisti provenienti dall’estero sono state 214,3 milioni (+1,8% rispetto al 2017), mentre quelle italiane si fermano a 212,2 milioni (+1%).
Il bonus riqualificazione
Esaminando, invece, i dati di fatturato si evince come a crescere sia solo quello delle strutture alberghiere, a più 1,3% rispetto al 2017, mentre le attività extralberghiere riportano valori negativi. “Nonostante tutto, l’anno si chiude in crescita - conclude Messina -: segno delle grandi potenzialità del comparto. Il Governo deve sostenere il settore con maggiore convinzione, a partire dal ripristino del bonus riqualificazione per le strutture ricettive”.