“Un progetto equilibrato e ambizioso, che nasce dalla capacità di fondere in un’unica proposta il meglio che le due realtà avevano proposto con due candidature separate”. Queste le parole con cui l’assessore al Turismo e alla promozione della Regione del Veneto, Federico Caner, ha sintetizzato a Cortina gli elementi distintivi della candidatura di Milano-Cortina d’Ampezzo a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026.
Sostenibilità economica e ambientale
Le due città, ha aggiunto, hanno fatto proprio il monito del Comitato Olimpico Internazionale alla sostenibilità economica e ambientale dell’evento “non solo evitando sprechi e realizzazioni effimere, ma anche mettendo in campo, insieme alle località del Trentino Alto Adige coinvolte, una consolidata esperienza nell’organizzazione di questi appuntamenti sportivi ad altissimo livello, che possono assicurare un risparmio in termini economici e gestionali”.
A settant’anni di distanza dagli storici Giochi del 1956 il ritorno delle Olimpiadi invernali a Cortina rappresenterebbe un riconoscimento del comprensorio quale “uno degli hub sciistici più grandi e prestigiosi del mondo, come ampiamente dimostrato dai ‘tre giorni’ di gare di coppa del mondo femminile in corso”. L’assegnazione finale dei Giochi si terrà a Losanna il prossimo 24 giugno.