Dopo cinque anni consecutivi di crescita l’incoming a Firenze e in Toscana mostra segnali di rallentamento. A evidenziarli i dati forniti dal Centro studi turistici che indicano, per Firenze, un calo di 100mila pernottamenti da inizio anno, mentre invece per la Toscana si parla di una perdita di 285mila pernottamenti nel periodo gennaio-maggio, il 2,2% in meno rispetto all’analogo periodo del 2018. La buona performance del mese di aprile, spiega lanazione.it, non è bastata a compensare la flessione degli altri mesi, soprattutto quello di maggio, che è stato pesantemente condizionato dalle condizioni climatiche sfavorevoli.
Meno appartamenti per turisti
A Firenze durante il mese di maggio l’alberghiero ha perso 1,7 punti percentuali e l’extralberghiero 3,1. In diminuzione anche gli appartamenti offerti a turisti: se nel terzo trimestre del 2018 erano 15mila gli immobili sul mercato tramite Airbnb e Homeaway, nel primo trimestre 2019 sono diventati 13.893. “La domanda - spiega Alessandro Tortelli, direttore del Centro studi turistici - è cresciuta a una velocità inferiore rispetto all’offerta”.
“Ora gli imprenditori - spiega Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana - confidano nella stagione estiva per rimettere in sesto gli affari, anche se le prenotazioni continuano ad andare a rilento, probabilmente frenate da un clima primaverile non certo favorevole”. Si stima, infatti, che per l’estate 2019, ci sarà una flessione degli arrivi dall’Italia del 1,3% e dall’estero del 1,1%.