Ministro Centinaio: “Il brand Mare Italia funziona, ma adesso bisogna diversificare”

È vero che la stagione estiva è partita con il freno a mano tirato, ma i conti si potranno fare solo dopo l'estate, "quando potremo confrontarci sul reale e non sull'ipotetico". Ne è convinto il ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio che, in occasione dell'incontro al Mipaaft con i rappresentanti dell'Associazione Parchi Permanenti Italiani, è intervenuto sul calo dei turisti - 2 milioni di presenze in meno rispetto all'estate 2018 - pronosticato nei giorni scorsi da Assoturismo Confesercenti.

"Si parla tanto della riduzione nel 2019 del numero di turisti a causa delle condizioni climatiche e della ripartenza di altre destinazioni come Tunisia, Turchia e Mar Rosso - ha affermato il ministro -. In realtà credo che il brand Mare Italia funzioni bene e sia riconosciuto nel mondo, bisogna solo diversificare l'offerta e, se un settore del nostro sistema turistico è in difficoltà, cercare alternative".

Una stagione da decifrare
Quanto al bilancio della stagione estiva, Centinaio è convinto che la partita sia ancora in buona parte da giocare. "Bisogna vedere se quel segno meno sarà confermato. Dal confronto con Astoi ho capito che gli operatori non sono così pessimisti. A fine stagione, quando avremo sotto mano i dati ufficiali, potremo capire cosa succede realmente".

Quel che è certo, ha aggiunto il ministro, "è che dobbiamo lavorare sulle ali di stagione, su quanti, italiani e stranieri, ancora non hanno scelto dove andare e sul turismo alternativo. È vero che abbiamo 8mila chilometri di costa, ma non possiamo più pensare che il nostro turismo sia solo quello legato al mare".

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