Il turismo siciliano non riesce a decollare. Le motivazioni sono state analizzate e raccolte nel Piano Strategico Regionale di Sviluppo Turistico (Psrst) con un orizzonte temporale al 2023 per l'attuazione di eventuali riforme. Gli obiettivi strategici citati guardano al rafforzamento del settore turistico lavorando su alcuni fattori di competitività come l'attrattività, l'accessibilità e la visibilità del territorio tramite l'azione delle politiche pubbliche.
Uno dei primi step da attuare secondo quando presente nel Psrst, è ridurre la frammentazione dell'hotellerie, in quanto la presenza di troppe piccole imprese rallenterebbe le aspettative di sviluppo del turismo siciliano. Un lavorare in rete insomma, una mossa che porterebbe a ripercussioni positive a livello internazionale e che si potrebbe tradurre in un miglioramento nei collegamenti aerei.
L'immagine dell'isola
Da spingere, inoltre, tutto ciò che riguarda l'offerta commerciale e il brand Sicilia attraverso i suoi elementi di unicità. Come si legge su qds.it, portare l'immagine dell'isola a un livello superiore significa alzare gli standard di prodotto e semplificare la fruizione del patrimonio culturale, artistico e naturale. Puntare infine sulle aree più forti affinché facciano da traino per quelle meno gettonate tra i vacanzieri.
Gaia Guarino