È allarme sicurezza oltre che overtourism a Stromboli. Ogni giorno, fra le quattro e le sette del pomeriggio, l’isola viene invasa dai turisti mordi e fuggi che con i barconi attraccano al molo, molto spesso impedendo l’attracco anche agli aliscafi.
Nelle tre ore si riversano sull’isola da 2mila e 3mila persone che sciamano sulle spiagge raggiungibili a piedi in attesa, alle 19, che le imbarcazioni tornino a riprenderli per portarli ad ammirare la cosiddetta ‘sciara del fuoco’, ossia la colata lavica che si riversa dopo l’eruzione di inizio luglio.
Un problema che residenti e turisti ‘stanziali’ stanno sollevando a più riprese: con l'allerta gialla vulcano ancora in vigore e le escursioni in quota che rimarranno vietate per tutta la stagione, l’isola non è in grado di far fronte né alla massa di turisti che ogni giorno si riversa sul molo né potrebbe intervenire se si verificassero situazioni di pericolo sia a terra che in mare.