Il turismo in Puglia "non riuscirà mai a decollare per i troppi divieti". Parola di Flavio Briatore, che come riportato dalle colonne di Repubblica.it imbastisce una nuova polemica nei confronti della Capitaneria diporto di Gallipoli, rea di aver obbligato il comandante di uno yacht di 60 metri ad attraccare con la propria nave e non invece con un tender con cui consentire ai passeggeri di scendere a riva.
Lo sfogo dell'imprenditore
Su Instagram l’imprenditore tuona: "Robe da pazzi in Puglia! Come mandare via le barche con importanti turisti a bordo: questo è successo a Gallipoli. Il comandante di uno yacht di 60 metri con dodici persone facoltose ha chiesto tramite la propria agenzia marittima alla capitaneria l'accesso in porto con il tender per approvvigionamenti come succede in tutti i porti del mondo e d’Italia... Tranne Gallipoli, che rifiuta l'approdo del tender, intimando l'entrata dello yacht in banchina, creando un disservizio agli ospiti che hanno preso così la decisione di non permanere più a Gallipoli per due giorni ma di procedere per Otranto dove il tender ha avuto accesso al porto ".
La risposta della Capitaneria
La risposta della Capitaneria di porto di Gallipoli non si fa attendere e, per bocca del comandante, Pasquale Mazza, fa sapere che “l'unità navale di cui parla Briatore è uno yacht commerciale, battente bandiera delle isole Cayman, con ospiti e senza il proprietario a bordo e come tale è sottoposto a determinate norme di sicurezza. L'unica banchina del porto di Gallipoli adibita a questi controlli è quella del molo Foraneo. Non ci possono essere approdi diversi, consentiti invece alle barche da diporto puro. Mentre il comandante aveva chiesto di ormeggiare con i propri tender presso una delle darsene pescherecci. L'agenzia marittima ha comunicato al comandante dello yacht la necessità di dirigersi al porto commerciale. Invece il comando di bordo ha preferito proseguire la propria navigazione".