Tra le tante carte che la Sardegna può giocarsi sul tavolo della destagionalizzazione il turismo enogastronomico è una di quelle sicuramente vincenti.
Parola di Roberta Garibaldi, la docente universitaria Ambasciatore per l’Italia della WorldFood Travel Association (nella foto), che di questo segmento di mercato ha fatto uno dei suoi principali oggetti di studio. Ed è dal palco del Meet Forum 2019 - l’evento organizzato da Portale Sardegna che sarà ospitato al Forte Village il 5 e 6 ottobre - che intende lanciare un messaggio preciso: il territorio sardo, con le sue peculiarità, è ricco di risorse da valorizzare, basta averne consapevolezza.
"Un territorio dalla forte identità"
“La Sardegna - spiega - si caratterizza per la sua forte identità, è estremamente riconoscibile e vanta luoghi ed esperienze non replicabili altrove”. Due le strade parallele da seguire: rendere più fruibili al pubblico siti già di per sé attrattivi - un esempio su tutti la tonnara di Carloforte - e, parallelamente, trasformare in esperienze uniche quelle fatte in location già note ai turisti, come le cantine.
“Il mio intervento in Main Hall, il primo giorno, avrà un’impronta fortemente pratica - sottolinea Garibaldi -: l’intento è, infatti, accompagnare i player in un percorso di valorizzazione delle esperienze enogastronomiche da proporre ai propri clienti sull’isola. Per far questo citerò anche delle best practice come quella delle Cantine Argiolas, oltre a case history del resto d’Italia e anche internazionali”.
I target di clientela
L’obiettivo è fare del turismo enogastronomico una leva formidabile per allungare la stagionalità dell’isola, utilizzando una tipologia di turismo attrattiva per target trasversali di clientela: “Penso al silver tourism - sostiene Garibaldi -, ma anche ai Millennials. Se, infatti, fino a poco tempo fa il turista enogastronomico tipo era un soggetto di media età e ad alto reddito, ora anche i visitatori più giovani manifestano una grande propensione a intraprendere esperienze food & wine, in linea con i loro coetanei internazionali che già da qualche anno cavalcano quest’onda”.
Un vero e proprio esercito di potenziali turisti particolarmente sensibili alla bellezza della natura, ma anche alle tradizioni locali; in base a una ricerca condotta dalla stessa Roberta Garibaldi, infatti, bel il 46% dei Millennials in Italia è un turista enogastronomico. S. G.