È il turismo sostenibile il filo conduttore delle proposte dell’Umbria per il 2020. A elencare i prodotti su cui la Regione punta per attrarre i mercati internazionali è stata Chiara Dall’Aglio, responsabile Turismo Regione Umbria. “Punteremo molto sugli itinerari religiosi - ha spiegato al Wtm di Londra - come la Via di Francesco, ma anche sul cicloturismo, il modo migliore per percorrere l’Umbria in maniera veramente sostenibile”.
A questo si aggiunge un prodotto tradizionale per la regione: gli eventi culturali. “Ce ne sono tantissimi e si svolgono in ogni parte dell’anno - specifica Dall’Aglio -: un fattore di attrazione forte soprattutto per i visitatori provenienti dal Regno Unito”.
Cosa vogliono i viaggiatori
Intanto dai dati del portale umbriatourism.it raccolti nel periodo maggio - ottobre 2019 si può facilmente ricavare l’identikit del turista tipo che sceglie la regione: è prevalentemente donna, di età compresa tra i 35 e i 44 anni e amante del turismo attivo, con grande interesse per i percorsi di trekking, ma anhce per gli itinerari da fare a piedi. Le mete preferite sono Perugia, Assisi e Spoleto, ma aumentano i consensi anche per la Cascata delle Marmore, il lago Trasimeno e la sorpresa Rasiglia, il piccolo borgo denominato 'la piccola Venezia dell'Umbria'.
Le eccellenze enogastronomiche
Forte la curiosità anche per le eccellenze enogastronomiche del territorio: la sezione del portale dedicata ha avuto, in cinque mesi e mezzo, oltre 56mila accessi a fronte dei 3.423 dello stesso periodo del 2018, con il Regno Unito bacino di fondamentale importanza insieme a quello italiano, a quello statunitense e all’australiano.