Non ci saranno aumenti diffusi e indiscriminati della tassa di soggiorno, ma solo ritocchi possibili in quei capoluoghi dove la pressione turistica è particolarmente gravosa. Ad assicurarlo il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini (nella foto) in occasione della presentazione al Collegio Romano del nuovo assetto del Mibact. "Abbiamo previsto la possibilità per i sindaci di aumentare la tassa di soggiorno fino a 10 euro solo nelle città capoluogo che hanno un rapporto superiore di 1 a 20 tra abitanti e presenze turistiche".
Poche, quindi, le città che potrebbero dare il via libera a questo aumento: "Parliamo di situazioni particolari che, dai numeri che abbiamo visto - ha precisato Franceschini - riguardano solo Rimini e Firenze".
Amina D'Addario