Venezia sconta ancora la gelata di prenotazioni portata dall'acqua alta dello scorso novembre. "Stiamo soffrendo per l'errata percezione di cosa sia l'acqua alta - spiega il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli -. Quando si è parlato di una marea di 187 centimetri, i turisti hanno pensato a un'alluvione devastante, mentre la realtà è che i veneziani sono subito ripartiti".
Nonostante le difficoltà della città lagunare Michielli traccia comunque un quadro positivo del turismo nella Regione: "La montagna sta andando forte sia per l'abbondanza di neve, che per il traino dei Mondiali e delle Olimpiadi invernali. E in decisa ripresa è anche il settore termale grazie alla clientela russa e alla capacità degli albergatori di puntare sul wellness".
Fuori dal limbo, infine, le città d'arte come Verona e Treviso che, evidenzia Michielli, "negli ultimi dieci anni avevano perso quote di business travel".