“Salvo pochissime eccezioni gli alberghi di Capri sono tutti aperti e, anche se stiamo lavorando esclusivamente con il mercato italiano, nei weekend di giugno abbiamo raggiunto tassi di occupazione sopra il 90%”. È un messaggio controcorrente quello che Sergio Gargiulo, presidente di Federalberghi Capri, lancia dall’isola, dove i turisti sono tornati a ripopolare la mitica piazzetta e, come riporta HotelMag, anche senza l’apporto dei big spender stranieri, gli imprenditori del ricettivo hanno potuto rimettere in moto la macchina dell’accoglienza.
“Di stranieri se ne vedono ancora pochi – aggiunge -, sappiamo che il turismo domestico sarà fondamentale anche per il mese di agosto”.
I lati positivi
Un ritorno al passato di cui Gargiulo valuta anche aspetti positivi: “Riusciamo a non pagare le commissioni ai grandi portali, perché il mercato interno dipende molto meno dalla loro intermediazione”. Ma, aggiunge, “perché i nostri dipendenti possano continuare a lavorare anche a ottobre e novembre avremo bisogno di agevolazioni sugli oneri contributivi”.
Intanto, per affrontare la stagione all’insegna della sicurezza, il presidente di Federalberghi Capri spiega che gli albergatori dell’isola hanno appena siglato un protocollo con la Regione e con la Asl di Napoli: “Si tratta di un accordo che ha fissato nero su bianco le procedure da seguire in caso di sospetti Covid. Un’unità dell’ospedale si occuperà di fare prelievi sierologici e, nel caso, tamponi con risultati disponibili nel giro di poche ore. Se positivo, l’ospite sarà poi trasportato via mare con l’utilizzo di una barella di biocontenimento e ambulanza”. A.D.A.