L'Ue ha riaperto le frontiere esterne escludendo però dalla lista dei Paesi ammessi alcuni dei big spender: "Ora - ha sottolineato Marco Misischia, presidente di Cna Turismo, intervenendo all'incontro 'Tourism Restart: Italy' organizzato da Federturismo - serve una governance permanente del turismo che possa monitorare tutte le fasi del processo di ripartenza del settore in Italia e che decida, con la partecipazione delle imprese, le strategie per il rilancio sui mercati, in particolare quelli internazionali.
Le iniziative del Governo non bastano
Gli imprenditori del settore turistico sono pronti a rimettersi in gioco, ma hanno bisogno di essere supportati: "Il Governo italiano, sotto la spinta delle associazione di categoria - la CNA si è impegnata molto in questo - ha intrapreso una serie di iniziative, non sufficienti però per garantire la sopravvivenza delle nostre imprese" ha aggiunto Misischia, secondo il quale bisogna continuare a fare pressione per ottenere aiuti straordinari e fondi per l'emergenza.
"Bisogna far ripartire le città d'arte - ha spiegato -, quelle che soffrono di più, ma anche i borghi, i parchi, le aree protette, le aree rurali e i siti Unesco. In queste destinazioni, prima degli effetti negativi della pandemia, si registravano 45 milioni di arrivi e oltre 110 milioni di presenze". L. F.