Una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere una vaccinazione di massa prima che inizi l’alta stagione. Le isole minori italiane, 35 comuni per un totale di 240mila abitanti, hanno preso carta e penna e hanno messo nero su bianco la loro necessità di essere tutelate dal punto di vista sanitario ed economico.
A firmare la lettera a Draghi il presidente di Ancim (Associazione nazionale delle isole minori) Francesco Del Deo, sindaco di Forio di Ischia, che ha sottolineato come la richiesta dei territori italiani sia quella di “adottare la stessa politica vaccinale della Grecia e delle Canarie” che grazie a una vaccinazione di massa sulle piccole isole presenti oggi l’immagine di una destinazione turistica sicura.
Non solo. Il tema delle isole minori è anche e soprattutto quello della sicurezza sanitaria degli abitanti: il 90% di esse è sprovvisto di strutture ospedaliere e, in alcune, il medico di base si reca in loco due volte a settimana.
A dare manforte al presidente Ancim anche Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Sicilia, che ha scritto al governatore dell’isola, Nello Musumeci, sottolineando l’importanza di garantire una linea di vaccinazione prioritaria per salvare l’economia di territori che, di fatto, sono a trazione principalmente turistica e, fra l’altro, limitata a una stagionalità relativamente ridotta.
Che quella in arrivo sarà un’estate fortemente influenzata dalla questione vaccini è del tutto evidente e questo varrà sia per i turisti in entrata che per le destinazioni di arrivo. Saranno giocoforza preferite le mete che potranno garantire un’immunità di gregge il più possibile elevata, un plus per la ricerca di sicurezza che caratterizza la domanda turistica post pandemia.