Italia in rosso e arancione fino alla fine di aprile. Il nuovo decreto Covid approvato ieri in Cdm non prevede ancora un allentamento delle misure restrittive. In vigore dal 7 fino al 30 aprile, il testo mantiene ancora molte delle misure di contenimento attuali, prevedendo però la possibilità di deroghe in caso di un deciso calo dei contagi e di un’accelerazione nella somministrazioni dei vaccini.
Oltre a confermare la stretta sulle attività non essenziali in zona rossa, il decreto, riporta Ansa.it, conferma il divieto di spostamento in entrata e uscita tra regioni e province, salvo che per rientro al domicilio, esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; nonché il coprifuoco in tutto il Paese dalle 22 alle 5 del mattino.
Seconde case
Consentiti gli spostamenti verso le seconde case - anche in zona rossa - ai nuclei conviventi, senza parenti o amici. Ma ai presidenti di Regione e ai sindaci sarà consentita l’emissione di ordinanze restrittive.
Possibili revisioni
Sulla base dell’andamento della curva epidemiologica e dello sviluppo della campagna vaccinale, il Governo potrebbe rivedere le misure di contenimento a partire dal 20 aprile.