L’ipotesi è di partire dal 28 giugno, ma la decisione sarà presa in base alla quota di vaccinati. Se non ci saranno particolari intoppi l’obbligo della mascherina verrà meno, complice il forte rallentamento delle infezioni da Covid-19 e l’andamento delle vaccinazioni.
Il comitato tecnico scientifico è convocato oggi per le 18,30 e dovrebbe dare parere favorevole, a patto che si sia all’aperto e non si verifichino assembramenti. “Molti Paesi lo hanno già fatto – ha detto il presidente del Consiglio, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – ma non possiamo dare date e per questo chiedo al Cts”.
L'incognita delle varianti
Intanto, però, i dati analizzati dagli esperti confermano come la circolazione del virus all’aperto sia bassissima, purché si mantengano le solite precauzioni che ormai abbiamo imparato a conoscere. Resta però l’incognita delle varianti del virus che spinge palazzo Chigi a parlare di “percorso graduale per le riaperture”. Sulla base del documento emesso dagli scienziati si deciderà poi se intervenire con un decreto o emettere un’ordinanza firmata da Speranza.
L’abolizione delle mascherine all’aperto potrà entrare in vigore già a partire dal 28 giugno, quando anche la Valle d’Aosta entrerà in fascia bianca, oppure dal primo giorno di luglio.