C’è anche una risposta al mondo del turismo nel decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che segna un primo passo verso un tempo nuovo.
La decisione presa nel decreto, che dovrebbe entrare in vigore lunedì 7 febbraio, riguarda gli arrivi internazionali: a chi giunge dall’estero, infatti, si riconosce lo status vaccinale del Paese di origine e, se differente da quello vigente in Italia, si richiederà un tampone supplementare per accedere ai servizi che richiedono il Green pass rafforzato.
Il tampone, aggiunge Il Sole 24 Ore, sarà richiesto anche nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione.
Sempre a proposito del Green pass, il decreto stabilisce l’estensione della durata dopo la terza dose, o nel caso si abbiamo due dosi e la guarigione dal virus. “Non avendo ancora le nostre autorità scientifiche individuato un percorso per la quarta dose - ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza -, che sarà oggetto di un confronto sul piano tecnico-scientifico, la valutazione è di non porre limiti alla durata del Green pass dopo la terza dose”.
Altra novità è quella riguardante la zona rossa, che seguirà la stessa linea stabilita per le zone gialle e arancioni, dove le restrizioni sono riservate ai non immunizzati. “Qualora una regione dovesse finire in zona rossa le limitazioni ad essa connesse non riguarderanno la popolazione vaccinata”.