Il conflitto Mosca-Kiev avrà ripercussioni profonde sul nostro incoming. Quanto ancora non si sa, ma come spiegano gli operatori della Penisola, la posta in gioco è alta visto che nel pre-pandemia il turismo russo in Italia generava circa 1,7 milioni di arrivi e 5,8 milioni di presenze.
“Se guardiamo solo alla Russia - sottolinea il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca - quest’anno mancheranno all’appello circa 220 mila presenze per una capacità di spesa di 100 milioni di euro suddivisa tra alberghi, ville e altri servizi. L’80% dei mancati introiti riguarderà la Gallura, il 20% il sud-est dell’isola. Ma se il blocco delle carte di credito e il sequestro dei beni sta riguardando solo i russi, l’instabilità geopolitica ha però ricadute su tutti i viaggiatori, soprattutto europei i quali, avendo un conflitto che sentono alle porte di casa, preferiscono aspettare”.
Emilia Romagna
A fare i conti con le cancellazioni a tappeto è anche l’Emilia Romagna. “Da Rimini a Bologna - spiega il presidente regionale di Federalberghi, Alessandro Giorgetti - tutti gli aeroporti avevano in ballo operazioni importanti con il mercato russo da Pasqua fino a ottobre, ora tutte saltate. Solo su Rimini erano stati programmati almeno 50 voli a settimana che avrebbero portato circa 300mila passeggeri per l’intera stagione. Non parliamo dei super vip che vanno negli hotel extra lusso, ma - precisa - di turisti di fascia medio-alta che assicuravano alle nostre strutture ricettive una buona continuità e che quest’anno non ritroveremo”.
Toscana
Le disdette, però, non arrivano solo dalla Russia. La crisi internazionale, fa notare il presidente di Federalberghi Toscana, Daniele Barbetti, assesta un duro colpo anche agli arrivi da tutta l’Europa dell’est. “Mancheranno le presenze da tutta quell’area che gravita attorno al conflitto. Ma stiamo assistendo non a cancellazioni, quanto piuttosto a opzioni che vengono lasciate scadere senza essere confermate”. Un’incertezza che, aggiunge Barbetti, potrebbe pra riguardare anche il mercato americano, “da sempre molto sensibile alle dinamiche geopolitiche e alle indicazioni del proprio Governo”.
Campania
In Campania, le richieste dal mercato estero “stanno arrivando, anche se abbiamo registrato un po’ di rallentamento”, rivela Costanzo Iaccarino, presidente regionale di Federalberghi. La battuta di arresto degli arrivi dalla Russia, invece, è già realtà: “Le zone che lavorano con i clienti facoltosi cominciano ad avere i primi segnali di arresto, ma il calo si vede anche nella fascia media, che rappresenta il 30/40 per cento dei flussi”, precisa Iaccarino.
Con molta probabilità, a fare i conti con l’assenza dei russi saranno la Costiera Amalfitana, la Penisola Sorrentina e le isole: una su tutte Ischia. Quest’ultima infatti, spiega Iaccarino, “lavora molto con il mercato russo, che negli anni ha sostituito quello tedesco. Sicuramente - conclude - sarà un mercato che mancherà”.
Amina D'Addario