Turismo a Milano ancora al palo secondo le rilevazioni di Federalberghi. A oggi, il tasso di occupazione sarebbe del 20%, con solo 6mila camere realmente piene a fronte di una disponibilità di 30mila stanze.
Un dato che preoccupa gli operatori del settore, anche a fronte degli aumenti di energia e gas che inevitabilmente andranno a incidere sui costi. Tra i fattori ai quali imputare questa situazione, spiega Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, sarebbero le restrizioni anti-Covid ancora presenti in Italia. “I Paesi che sono nostri principali competitor, come Francia, Spagna e Grecia, hanno già tolto tutto”, si legge su milano.repubblica.it.
Da rilevare come a marzo 2019, nel capoluogo lombardo risultava occupato il 75% delle camere, e che guardando invece ai mesi scorsi, a toccare questi livelli (60-70% di riempimento) sono stati soltanto gli hotel di lusso del centro città. G. G.