“Potevamo anticipare di 15 giorni le regole che scatteranno dal primo maggio, dare maggiore libertà alle persone. Invece andiamo con il freno a mano tirato, è stata una nostra scelta, ci siamo autolimitati. Comunque da maggio avremo la vera ripartenza”. È questa l’analisi sullo stato attuale del turismo effettuata dal ministro Massimo Garavaglia, in trasferta in Israele in occasione dell’International Mediterranean Tourism Market in corso a Tel Aviv.
In un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Stampa, Garavaglia si dichiara comunque ottimista sull’estate in arrivo, che non sarà penalizzata, secondo il suo punto di vista, dal conflitto in corso e dal peso legato al costo dell’energia. Certo, nell’immediato si registra uno stallo per quanto riguarda il periodo di Pasqua, come denunciato dagli albergatori, ma i segnali che arrivano dal turismo internazionale sarebbero incoraggianti.
Gli americani
“Le incognite restano – ha aggiunto -, dobbiamo sperare che il conflitto finisca il prima possibile, ma ci sono numeri confortanti. Ad esempio sul ritorno in Europa e in Italia dei turisti americani, fondamentali visto che dobbiamo fare a meno dei russi”. Russi che, secondo Garavaglia, mancheranno a lungo ma che, evidenzia, rappresentano il 2 per cento del fatturato. “Il vero problema, però, è se non riusciamo a conservare il restante 98 per cento”, ha concluso.