Un’estate ai livelli pre Covid per la Sardegna. La previsione è del presidente della Regione, Christian Solinas, che in un’intervista a Il Messaggero, rilanciata da Ansa.it, ha dichiarato che le presenze sull’isola “quest'anno cresceranno del 15% rispetto al 2019, da 10 a 12 milioni: un nuovo record”.
In merito alle conseguenze della guerra in Ucraina, il governatore ha spiegato che la regione “sconta senz’altro l’assenza dei turisti russi, che spendevano molto qui in Sardegna, e non solo in Costa Smeralda. Va detto però - ha aggiunto - che gli arrivi dagli Stati Uniti sono in forte ripresa. Registriamo inoltre una presenza significativa di visitatori provenienti dal mondo arabo”.
Caro traghetti
Resta il nodo dei collegamenti. In particolare del caro traghetti, “un problema che si ripresenta ogni estate”, ha commentato Solinas, sottolineando come “quest’anno, complice la crisi energetica e l'aumento dei costi legati ai trasporti, la questione si sta facendo sentire molto di più. Va detto che - ha continuato il governatore - scontiamo anche una politica europea che d’estate ci vieta di fissare delle tariffe contingentate al fine di assicurare la continuità territoriale. Risultato? La concorrenza è limitata e la spesa richiesta per raggiungere la nostra isola non è sempre sostenibile per tutti”.