Prenotazioni anticipate, programmazione delle vacanze, pianificazione dell’attività aziendale. Espressioni scomparse dal vocabolario degli operatori dell’incoming, ma che ora potrebbero tornare di moda. ll turismo internazionale sembra infatti virare di nuovo verso l’advance booking. Il segnale dell’inversione di tendenza, uno dei più attesi da tutta la filiera, arriva da Roma, dove uno sguardo al booking dell’autunno mostra un riavvicinamento progressivo alle tempistiche del pre-Covid. Non un fuoco di paglia, ma una tendenza fotografata nei dati predittivi già da qualche mese da Lybra Tech, società che sviluppa soluzioni tecnologiche per il turismo basate sui big data. ì
Trend instabili
“I trend turistici sono meno stabili rispetto al passato, ma già sappiamo - spiega il ceo, Fulvio Giannetti -, che a novembre la finestra di prenotazione si sta lentamente allargando: dai 30-15 giorni dell’estate si sta andando di nuovo verso i 60 giorni, anche se gli italiani continuano a prenotare sotto-data”.
Un ritorno alle vecchie abitudini, che riguarda soprattutto gli stranieri, ma che lascia ben sperare gli addetti ai lavori finora alle prese con una domanda intensa, che però si muove all’ultimo. “Rispetto agli anni passati, il periodo che intercorre tra il momento della prenotazione e l’arrivo è diminuito molto: c’è voglia di viaggiare, ma c’è anche molta cautela. Questo ha portato agli stessi risultati, ma generato molta paura nel settore, soprattutto tra gli albergatori, preoccupati che la domanda rimanesse bassa”.
Ripartenza durevole
Ma così non è stato. Global Blue, azienda del settore del tax free shopping che monitora costantemente i flussi internazionali, sul periodo giugno-agosto certifica ad esempio per Roma il recupero quasi totale (il 95%) dei valori pre-Covid della spesa tax free. Anche in assenza di cinesi e russi, è stato il boom degli americani - leader degli acquisti con il 43% del totale - e l’affacciarsi di nuove nazionalità come britannici, australiani e canadesi a far recuperare i livelli di vendita del pre-pandemia. “La stagione estiva - sottolinea il country manager, Stefano Rizzi -, ha rappresentato per l’Italia, e per Roma in particolare, il tanto atteso momento di ripartenza definitiva del settore. Come c’era da aspettarsi, sono andate bene le località di mare, ma anche le città d’arte hanno avuto performance prossime al 2019”.
Il ruolo dei grandi eventi
Ma cosa fare, ora, per consolidare la tendenza all’advance booking? Un ruolo fondamentale lo giocano i grandi eventi che “da sempre - evidenzia Giannetti - generano una domanda che si muove con molto anticipo".