Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini interviene sull’andamento delle opere programmate per le Olimpiadi di Milano e Cortina 2026. Intervistato dal Sole 24 Ore, Salvini sottolinea come “Alcune opere erano stato contrattualizzate già in ritardo, con consegna prevista per il 2027”.
Il ministro ha detto di essere arrivato a guidare il ministero trovando “117 opere commissariate, ferme anche per 15 anni. Stiamo cercando di correre come matti. Ho convocato cabina di regia al Pirellone con Coni e ministeri. C’è chi pensa che la corruzione si contrasti con una lunga procedura di controlli, io penso il contrario, con meno uffici in cui le pratiche girano ci sono meno probabilità di incontrare corrotti e corruttori”.
Fra i temi emersi, c’è quello relativo al pattinaggio veloce: ci si chiede se verrà cioè trasferito dalla sede ipotizzata nel dossier di candidatura a Baselga di Piné a Torino. L’Ice rink di Baselga oggi costa troppo. “C’è già un’infrastruttura pronta a Torino, non vedo perché non usare quella, invece di sprecare 100 milioni a Baselga – dice Salvini -. Dovremmo anche pensare al dopo evento, come è stato per l’Expo, dove oggi vedo un quartiere che attira cervelli, per la prima volta in Italia, e non un’area desolata o un parcheggio".
Le Olimpiadi hanno anche un problema di ricerca di sponsor, ma si cercherà di recuperare il tempo perduto: “Contiamo di trovare una soluzione, ne ho parlato con Andrea Varnier, nuovo ad della Fondazione, i contratti arriveranno. Forse abbiamo sottovalutato i lavori da fare. Abbiamo perso 886 giorni. Ma ora andiamo avanti, inutile soffermarsi in polemiche. Quando sono arrivato ho trovato contratti che avevano addirittura come scadenza il 2027, paradossale per un’Olimpiade che si svolgerà nel 2026. Qualcosa è chiaro che non ha funzionato. Ma ora la corsa contro il tempo va fatta soprattutto per le strade”.