Il turismo incoming di fascia alta è tornato a correre e “ha finalmente più che battuto il pre-Covid”. Lo ha assicurato Dina Ravera, principale azionista di Destination Italia, nel corso di un incontro a Milano con gli investitori per discutere il progetto di fusione per incorporazione di Portale Sardegna in Destination Italia. Un’operazione annunciata lo scorso novembre, che vedrà la presentazione a fine marzo di un business plan condiviso.
I numeri
“Quando ci siamo quotati c’era il Covid ed era una fase complicata, oggi invece - ha sottolineato Ravera - siamo molto soddisfatti perché il mercato è ripartito alla grande e, finalmente, il turismo di qualità ha più che battuto il pre-Covid. Abbiamo gestito finora più di 500mila viaggiatori e integrato nella nostra piattaforma circa 10mila fornitori che non sono più semplici hotel ma sono degli experience provider”. A questi numeri si aggiungono quelli di Portale Sardegna che, ha precisato Massimiliano Cossu, ad di Portale Sardegna, “porta in dote quasi 3 milioni di utenti unici e il network di Local Expert, figure sul territorio che ci consentono di sviluppare attrattori alternativi al balneare”.
La domanda
Rispetto al 2022, Ravera ha spiegato che il gruppo sta registrando incrementi importanti delle prenotazioni da Stati Uniti, Europa, Australia e America Latina. Atteso invece per il 2024 il recupero della Cina, che, sebbene abbia riaperto le frontiere, fa ancora i conti con tempistiche per il rilascio dei visti molto lunghe.
Amina D'Addario