“Abbiamo deciso di impostare il lavoro al Ministero del Turismo alla stregua di un ministero economico. Da tempo si dice che il petrolio della nostra Nazione è il turismo, che potremmo vivere di solo turismo, che è la prima industria nazionale. Ecco, noi vogliamo che lo diventi davvero”.
Così Daniela Santanchè raccoglie quella che è stata per lungo tempo una delle richieste più pressanti del settore, quello di dare dignità al comparto, trattandolo, appunto, come un’industria vera a propria, in grado di dare valore all’economia della Nazione. Un vero e proprio cambio di passo rispetto al passato quando il turismo è stato relegato nelle retrovie.
Le considerazioni
“Si è sentito tanto spesso parlare dell’importanza del settore – continua il ministro – ma poi nessun governo è stato consequenziale nelle scelte rispetto a quanto detto. Abbiamo visto il turismo prima assegnato a un sottosegretario alla presidenza del consiglio, poi accorpato con la cultura, poi ancora con l’agricoltura. Invece deve avere la sua centralità”.
Valore per l’occupazione
Secondo Santanché, riporta l’agenzia Nova, il comparto merita di essere valorizzato per le sue caratteristiche essenziali: “Il settore non solo è importante come volano economico – dice il ministro – ma anche dal punto di vista occupazionale, perché il turismo vende servizi e in questo senso non si possono sostituire gli uomini e le donne che quei servizi li propongono con le macchine”.