Si apre all’insegna della carenza di personale la stagione estiva a Jesolo. Nella blasonata meta balneare veneta gli hotel sono ripartiti, ma si registra un ammanco di 1.200 risorse da impiegare nei vari ambiti dell’ospitalità, dalla reception alle cucine.
Solo tra le 350 strutture della destinazione, ha raccontato l’Associazione jesolana degli albergatori (Aja) a ilgazzettino.it, mancherebbe all’appello circa il 20% della forza lavoro necessaria a sostenere i flussi della stagione. La percentuale, precisa l’associazione, è in leggero calo rispetto allo scorso mese, ma comunque significativa.
Per correre ai ripari, il comune aveva lanciato un portale dedicato Lavorare Jesolo, uno strumento con cui a oggi sono stati raccolti circa 1.500 curriculum da tutta Italia. “Un buon risultato” ha commentato il presidente dell’Aja Pierfrancesco Contarini, precisando che si tratta di cadidature “che coprono tutti i settori”.
Altre risorse sono poi in arrivo con il Decreto flussi, anche se per Contarini “i limiti indicati dal Decreto non bastano e soprattutto la burocrazia rallenta le assunzioni, creando il rischio di avere a disposizione il dipendente a stagione iniziata”.