“Un ddl di buon senso”. Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè (nella foto), torna sul disegno di legge Affitti brevi. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Rds, la titolare del Mitur ha spiegato che quella delle locazioni brevi “è una materia molto complicata, e noi vogliamo regolamentare ma non criminalizzare, perché riteniamo che la proprietà privata è sacra. Però crediamo che ci vogliano delle regole”.
Il disegno di legge si appresta ora ad affrontare l’iter parlamentare. “Trovo sia giusto che se ne occupi il Parlamento, che ci sia un dibattito. Quello che noi abbiamo proposto, lo abbiamo condiviso. Poi naturalmente non tutti possono essere contenti”, ha commentato il ministro, ribadendo gli interventi principali della stretta.
I punti cardine
“Credo che l’elemento principale sia questo Cin (Codice identificativo nazionale) parlante, che andrà a sostituire quello delle Regioni” e che consentirà di “sapere quante sono le stanze a disposizione e i posti letto”.
Altro punto sottolineato da Santanchè è poi “la cedolare secca, perché vuol dire che ti aiuti nel reddito per fare, magari, studiare i tuoi figli come più ritieni opportuno. Ma della terza casa in su, è giusto che ti adegui alle regole, e quindi anche alla tassazione, per le imprese. Io penso sia una cosa di buon senso”, ha concluso.