“La Borsa mediterranea del turismo archeologico rappresenta un evento di fondamentale importanza nel panorama turistico internazionale, offrendo un’opportunità unica per promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico di ogni nazione e favorire lo sviluppo di un turismo culturale di qualità, che si configura come vero e proprio viaggio nel tempo in cui riscoprire usi, costumi, storie e tradizioni italiane”.
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, interviene in merito all’importanza del turismo legato a storia e archeologia e in un intervento riportato sul sito del Ministero ricorda che “l’archeologia è un tesoro prezioso, che racconta la storia delle nostre radici, delle civiltà che ci hanno preceduto e delle loro imprese straordinarie. Attraverso la Borsa mediterranea del turismo archeologico in corso in questi giorni possiamo mettere in luce il valore inestimabile di questi siti archeologici e stimolare l’interesse di turisti provenienti da tutto il mondo, affascinati da una proposta archeologica – quella italiana – capace di calamitare quasi 27 milioni di visitatori, di cui più di 8 nel Meridione, rappresentando l’8% del dato nazionale. Un comparto che impatta in maniera rilevante su economia locale e territori, anche grazie al fondamentale apporto di visite guidate, attività didattiche, scavi e restauri, che garantiscono la conservazione e la valorizzazione di questi siti, nonché un’esperienza coinvolgente e istruttiva per i visitatori”.
Tutto ciò, ricorda inoltre il ministro “ci riconferma quanto sia essenziale l’operato delle guide turistiche, che rappresentano il biglietto da visita del nostro immenso patrimonio culturale; è anche in virtù di questo che il Ministero ha voluto fortemente tutelare e valorizzare le guide turistiche attraverso l’apposita riforma, obiettivo Pnrr. Investire nella formazione e nella professionalità di questa categoria di operatori, infatti, significa assicurare una vacanza memorabile e arricchente per i turisti, contribuendo così al successo e alla sostenibilità del turismo archeologico”.