Il ministro del Turismo Daniela Santanchè (nella foto) è intervenuto in merito all’eccesso di norme che rendono difficile l’attività delle imprese.
“Oggi il tema è anche non pensare che legiferare sia la cosa migliore che si possa fare: forse togliere le leggi è ancora più importante di fare nuove leggi, perché rimuoviamo quei lacci e lacciuoli alle imprese. Il governo non è nemico delle imprese. Non vogliamo far fare agli imprenditori la corsa agli ostacoli per arrivare alla crescita e al successo. A differenza degli altri, noi abbiamo molto ben chiaro che sono solo le imprese che possono creare posti di lavoro, e non si può parlare di occupazione se non si aiuta chi l’occupazione la fa”.
Parlando durante il convegno dedicato alla semplificazione normativa tra presente e futuro, il ministro ha presentato proposte di semplificazione sull’istituzione di aree di parcheggio a servizio delle strutture alberghiere, sulle autorizzazioni relative all’esercizio delle attività ricettive, sulla somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nella struttura, sulle attività legate al benessere della persona e all’organizzazione congressuale.
Il ministro si è soffermato anche sulla disciplina della professione di guida alpina eliminando l’obbligo di presentare il certificato di idoneità psicofisica, sulla realizzazione di interventi riguardanti il turismo all’aria aperta e sulle procedure di imbarco, sbarco e trasbordo dei marittimi come disciplinate dal codice della Navigazione.