La montagna riscuote un successo crescente, come evidenziano i dati dell’Osservatorio Turismo Confcommercio censiti in collaborazione con Swg per il primo trimestre 2024. Sono infatti 8,3 milioni gli italiani in vacanza, in questo primo trimestre dell’anno, con destinazione montagna.
Per il 62% del campione saranno vacanze brevi, con 2 pernottamenti a destinazione al massimo, mentre il 29% farà da 3 a 5 pernottamenti. Si allontana quindi l’abitudine della settimana bianca: solo il 9% degli italiani programma, infatti, una permanenza in montagna di 7 giorni o più.
Con una spesa media pro-capite stimata in 350 euro, la scelta della soluzione per il pernottamento vede al primo posto le strutture turistico ricettive, alberghi e resort, meglio se con attrezzate aree benessere. Soluzioni ricettive tipiche del contesto montano come baite, chalet e rifugi conquistano comunque u 14%.
Mete esclusivamente italiane nell’87% dei casi, con in testa il Trentino – oltre un quarto delle preferenze - seguito a distanza da Lombardia, Alto Adige e Valle d’Aosta. Poi, nell’ordine, Veneto, Piemonte e Friuli. Le altre regioni con offerta turistica montana totalizzano complessivamente circa il 20% delle preferenze: un divario che resta significativo, considerando anche l’estensione geografica della catena degli Appennini.
C’è però un 10% di amanti della neve oltre confine, principalmente sui crinali alpini di Svizzera e Francia, mentre il 3% degli intervistati è intenzionato a trascorrere periodi di vacanza sulle montagne tanto italiane quanto di altri Paesi.
Di tutti gli appassionati di montagna, però, solo 1 su 3 ha come interesse principale lo sport: sci alpino o di fondo o altre discipline che siano. Se si esclude un 40% che almeno menziona, tra i propri progetti, l’effettuazione di escursioni naturalistiche, i vacanzieri in quota hanno obiettivi di riposo e relax, degustazioni enogastronomiche, visita a mercatini tipici, spa e centri benessere, sono al centro della loro attenzione. Una tendenza che ha contribuito a rendere i flussi meno immediatamente dipendenti dalle condizioni dell’innevamento.