Secondo la bozza del pacchetto liberalizzazioni, all'esame del Consiglio dei Ministri, l'attività di guida turistica "non può essere subordinata all'obbligo di autorizzazioni preventive, al rispetto di parametri numerici e a requisiti di residenza, fermo restando il possesso dei requisiti professionali necessari". Per quanto riguarda i laureati in storia dell'arte e archeologia "potranno svolgere l'attività di guida turistica o culturale liberamente, a patto che conoscano le lingue"