Ammonta a 5 miliardi e mezzo di euro l'impatto economico del turismo sulla Liguria, in incremento del 6,7 per cento rispetto al 2011.
A sancirlo l'Osservatorio Turistico Regionale, nel cui rapporto annuale si traccia un andamento positivo dell'inbound, soprattutto grazie alla crescita delle presenze stimate in seconde case e delle relative spese.
Il consuntivo dell'osservatorio per il 2012 calcola un incremento del 15,5 per cento delle presenze turistiche stimate in abitazioni private, mentre nelle strutture ricettive il movimento turistico è sceso di 3,3 punti sul 2011 e le spese del 10,7 per cento.
Tornando alle spese, il totale 2012 è di 5 miliardi e 504 milioni, di cui il 10,1 per cento è riconducibile a spese di alloggio, il 22,8 per cento alla ristorazione e il restante 67,2 per cento all'acquisto di beni e servizi indirettamente legati alla filiera dell'ospitalità locale.
Rispetto all'anno precedente, turisti e vacanzieri dedicano una quota maggiore del budget di spesa ai prodotti agroalimentari (+55,7 per cento) e alle attività culturali e ricreative (+44,2 per cento), a fronte di un risparmio nell'alloggio e nelle spese di ristorazione (-15,9 per cento).
"Sia vacanzieri, sia turisti hanno speso meno per ristoranti e pizzerie - osserva il presidente di Unioncamere Liguria Luciano Pasquale - , ma i clienti delle strutture ricettive hanno maggiormente contenuto la loro spesa rispetto agli altri".