Bus turistici:
‘Serve aliquota
agevolata’

Riccardo Verona, presidente dell’Associazione nazionale bus turistici italiani, interviene in merito al possibile rinnovo di un’aliquota agevolata per i bus turistici. “Abbiamo appreso con enorme rammarico e frustrazione la notizia dell’improponibilità dell’emendamento che prevedeva il rinnovo dell’aliquota agevolata per i bus turistici. L’emendamento presentato al Dl Coesione all’esame in Commissione Bilancio del Senato, mirava a prorogare ‘limitatamente al periodo compreso tra il 1 luglio 2024 e il 31 dicembre 2024 l’applicazione dell’aliquota agevolata dell’accisa sul gasolio commerciale per il trasporto mediante autobus turistici’, con oneri contenuti per l’erario e benefici enormi per la categoria che rappresentiamo, per l’indotto del turismo e in termini di impatto ambientale”.

Come associazione, “torniamo a chiedere con forza che le istituzioni in maniera compatta diano la risposta che da tanto la categoria attende. Ricordiamo che la battaglia sull’aliquota agevolata per i bus turistici è una battaglia volta a sanare un’illogica ingiustizia: l’esclusione di questo settore dal beneficio delle aliquote ridotte sulle accise del gasolio previste dalla direttiva 2003/96/CE, recepita in Italia con la modifica del decreto legislativo 26 ottobre 1995 n. 504. La direttiva dell’Ue ricomprende tra i beneficiari dell’agevolazione anche i bus turistici e non capiamo il motivo per il quale, da oltre un decennio, le istituzioni italiane abbiano deciso deliberatamente di depennare la nostra categoria dal novero degli aventi diritto”.

Differente, secondo Verona, “è stato il comportamento degli altri Stati europei che hanno dato attuazione alla direttiva nella sua completezza e che da sempre riconoscono l’agevolazione per gli operatori della categoria dei loro Paesi, mettendo in una posizione di debolezza i nostri, in termini di competitività nazionale ed internazionale. Chiediamo che si dia seguito ai numerosi odg votati nei provvedimenti passati che impegnano il Governo a dare una risposta chiara che metta fine a questa ingiustizia che grava sulla categoria da ormai troppo tempo. Non siamo più disposti a recitare il ruolo di fanalino di coda o ruota di scorta del trasporto merci e del tpl. Chiediamo che nella prossima Legge di Bilancio si giunga ad un provvedimento strutturale. I bus turistici hanno un ruolo decisivo all’interno del turismo italiano, trasportano ogni anno oltre 150 milioni di turisti e visitatori, tanti anziani, bambini e categorie fragili, rivestendo un importantissimo ruolo sociale e culturale. È giunto il momento di riconoscerlo, di restituire dignità al comparto e di porre fine a questa ingiustizia”.

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