Cambiano i fabbisogni dei territori e si evolvono al contempo le necessità dei turisti. Un panorama dove da una parte risulta indispensabile lavorare in ottica di destagionalizzazione, sviluppo imprenditoriale e lotta all’overtourism e dall’altra occorre rispondere a viaggiatori che bramano informazioni online attendibili, ricerche meno dispersive e un accesso alle offerte sempre aggiornate.
“Abbiamo bisogno di una piattaforma che, specialmente in un momento dove non mancano fake news e truffe online, rappresenti il nostro Paese - spiega Gianluca Caramanna, Consigliere del Ministro del Turismo -. Un hub, insomma, dove si possano trovare informazioni dettagliate sulle curiosità di un luogo, sulle proposte per pernottare, sulle guide e così via. Lavorare sul canale internet è, inoltre, una leva di sviluppo per promuovere le destinazioni minori e dunque delocalizzare”.
In linea con tutto ciò si posiziona il Tourism Digital Hub, finanziato con i fondi del Pnrr che nasce a supporto degli operatori turistici. Come sottolinea Barbara Casagrande, Segretario generale Ministero del Turismo, attraverso il portale si possono ricavare statistiche, accedere a programmi di formazione o a prodotti innovativi forniti dalle start-up. “Avevamo un obiettivo di 20mila operatori che abbiamo raggiunto - commenta -. Adesso però puntiamo a tutti e 500mila i codici Ateco attivi nel turismo”.
Un’ultima riflessione è dedicata all’A e a quale tipo di IA deve trovare posto nel portale del turismo del governo italiano. “Lavoriamo con i tecnici per capire come ottenere dei dati che siano oggettivi e corretti - conclude Casagrande -. Lo scopo è che il turista abbia a disposizione un’offerta che risponda appieno alle sue necessità senza rischi per la privacy”.