La spesa dei visitatori internazionali in Italia è la miglior garanzia di crescita per il mercato domestico offline del retail. Nel primo report a tema commissionato da Global Blue a Deloitte, intitolato “Travelers’ Retail Market Italy”, un acquisto su cinque della spesa complessiva italiana, pari a 240 miliardi di euro, è oggi effettuato dal travel shopper straniero, il quale mostra però un tasso di vitalità economica molto superiore rispetto alla domanda interna (+5,6% fra gli europei, +3% fra gli extra europei, contro lo 0.4% degli italiani) e un orientamento sempre più marcato per il discretionary shopping (ovvero l’acquisto di beni non essenziali): fashion&clothing, comparto che vale complessivamente 24 miliardi di euro, perfume&cosmetic (11 miliardi), leather goods&bags (7 miliardi) e watches&jewelry (6 miliardi).
Le prospettive
“Escludendo la quota destinata all’alloggio - ha spiegato all’evento ‘Trend&Insight 2025’ di Milano Tommaso Nastasi, partner di Deloitte Italy - la spesa totale dei turisti internazionali nel 2024 ammonta a circa 54 miliardi di euro (+5% sul 2023), di cui il 26% riconducibile allo shopping (+10,6% sul 2023). Sono dati che stanno facendo emergere un interessante correlazione fra aumento dei flussi turistici, spesa nello shopping ed export italiano: basti l’esempio del 30% di export verso gli Usa legato al fashion&clothing, cui corrisponde un 48% di spesa mirata in Italia da parte dei turisti americani. A uno sguardo più attento, il turismo incoming risulta cioé un vero e proprio driver della ripresa strutturale dell’economia italiana”.