L’obiettivo di Santanchè:
“Fare dell’Italia la prima
meta turistica del mondo”

“Dobbiamo creare offerte turistiche sexy”. Questa la rotta che il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, traccia per l'incoming dal palco dell'Itb di Berlino.

Parlando di come intercettare le esigenze del mercato tedesco (primo bacino di riferimento per la Penisola nel 2024 secondo gli ultimi dati Enit) e delle nuove generazioni, la titolare del Mitur afferma che bisogna lavorare su un racconto nuovo e su una diversificazione della proposta. A partire dagli eventi sportivi “come il Giro d’Italia, la Ryder Cup o le Olimpiadi di Milano Cortina, per arrivare al Giubileo, che accoglie fedeli che poi diventano turisti”, aggiunge il ministro. Ma nel mirino ci sono anche “offerte che destagionalizzano i flussi, come le fiere, o i borghi, dove trovare anche eccellenze enogastronomiche”. Il ministro non lascia fuori neanche i circuiti dello slow tourism, come cammini e cicloturismo, nonché le proposte lacustri e legate al wellness e al detox, in forte espansione. “Un’offerta - dice - che dobbiamo mettere in rete”.

Guardando ai giovani che non vedono ancora la Penisola come primo approdo dei loro viaggi, Santanchè ribadisce che “dobbiamo essere sexy anche nella comunicazione dei territori”. E perché no, avvalendosi anche dell’AI, che, rimarca il ministro, “deve essere uno strumento al servizio del turismo. Pensate a quanto può aiutare nella gestione dei flussi e nello storytelling, per raccontare i nostri territori”.

Obiettivo, fare dell’Italia “la prima destinazione turistica del mondo” e “del turismo la prima industria del nostro Paese”.

Nel mondo, torna a ribadire la titolare del Mitur dal padiglione Italia, “c’è tanta voglia di Italia, ma la sfida è ora quella di elevare i nostri servizi, di puntare alla qualità piuttosto che alla quantità, perché oggi il turista è più consapevole e informato e mette al centro la qualità dei servizi. Dobbiamo impegnarci, formare gli operatori e fare squadra”. A questo proposito il ministro plaude al lavoro di Enit Spa: “Ha fatto un grande passo in avanti in questi tre anni, ha una squadra straordinaria e dobbiamo darle il giusto status, perché è fondamentale lavorare insieme, da soli non si va da nessuna parte”.

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