La vera sfida del Giubileo 2025 sarà quella di renderlo “un evento diffuso”, che permetta di portare i pellegrini a cogliere l’occasione della visita spirituale per spingersi oltre la Capitale, verso le bellezze del Lazio e dell’Italia. “Sarà una sfida per la città, ma anche un’opportunità”, ha affermato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo nel panel di apertura del Forum Internazionale del Turismo ‘Open to Giubileo’.
“Sono attesi tra i 30 e i 35 milioni di visitatori nel corso dell’anno”, ha spiegato il primo cittadino, assicurando che “stiamo lavorando per chiudere i cantieri e per avere un livello di decoro adatto”.
Tanti i progetti in campo, pensati anche per distribuire meglio i flussi. “Lanceremo un’app, ‘Giulia’, che parlerà 62 lingue e che guiderà i turisti alla scoperta della città. Uno strumento in più anche nell’ottica dell’overtourism”.
Per l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Elena Palazzo, il Giubileo “è un’occasione unica per far conoscere la bellezza del nostro territorio. La sfida è rendere perciò l’evento diffuso, perché riteniamo di dover costruire un brand Lazio, che deve essere una destinazione”.
L’opportunità si gioca anche sul piano della qualità dei flussi secondo il ministro del Turismo Daniela Santanchè: “ I dati ci dicono che chi viene al Giubileo sta in media 7 giorni, che è tantissimo rispetto alla media dei 3,5 giorni. Questo vuol dire che il turismo religioso è un turismo di qualità. Inoltre, il pellegrino è un turista evoluto ed educato”
Il presidente di Fto, Franco Gattinoni, non manca però di sottolineare le criticità da risolvere e che possono ostacolare la realizzazione di questa ambizione. Gattinoni pone tre “questioni pratiche”, che possono rivelarsi problematiche alla presenza di flussi ingenti perché, sottolinea, “l’overtourim è un problema. Il primo problema “è quello dei taxi a Roma, che se non ci sono in una situazione normale figuriamoci in presenza di tanti turisti; mancano le guide turistiche; e poi c’è il tema dei bus, eliminato il posto in centro, dove possono andare? Sono questioni pratiche, ma fondamentali in queste situazioni”.
Sul primo punto, puntuale la risposta di Gualtieri: “Tra poche settimane arriveranno nuovi mille taxi. E nel bando abbiamo previsto 2mila idonei, quindi se mille non saranno sufficienti, potremo attingere da questi”.