Anche in Italia ci si sta muovendo per arginare i danni connessi all’overtourism. Caso emblematico è quello di Venezia. Per la prima volta, giovedì 25 aprile e in altre ventotto date del 2024, una città abitata sarà ufficialmente accessibile, in giornata, solo su prenotazione e a pagamento. Residenti, veneti, ospiti in hotel e alloggi turistici, non dovranno però registrarsi né pagare i 5 euro del nuovo ‘contributo d’accesso’. La tassa anti overtourism stabilita dal sindaco Luigi Brugnaro per “combattere il mordi e fuggi” sarà dovuta solo dai turisti in giornata, che dovranno procedere alla prenotazione anticipata e al pagamento del ticket.
Anche il lago di Como si prepara a vivere un altro anno boom, ma è dall’anno scorso che si parla sempre più insistentemente di overbooking. Como e Lecco insieme non arrivano a 130mila abitanti, le strade sono sottodimensionate e soprattutto l’impatto del turismo di massa inizia a provocare malcontento in parte della popolazione residente. Più che l’effetto Venezia si teme una ‘Valle Intelvi bis’, ovvero trasformare i borghi del lago in paesi fantasma di seconde case e appartamenti di lusso.
C’è poi il problema dell’assalto dei turisti di giornata, quelli che arrivano sul lago nel fine settimana dagli altri capoluoghi della Lombardia intasando strade e passeggiate. I.C.