Mattarella a Torino
per i 200 anni
del Museo Egizio

“Oggi tutta l’Italia è in festa. Perché il Museo Egizio di Torino è patrimonio dell’Italia per il mondo intero”. Alessandro Giuli, Ministro della Cultura, chiude così la visita che l’ha portato nel capoluogo piemontese per celebrare i 200 anni del più antico museo egizio del pianeta, il secondo per numero di reperti. Invitato d’onore il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sotto il cui alto patronato si sono aperte le celebrazioni che fino al 22 novembre daranno al pubblico libero accesso alle sale, previa prenotazione.

Accompagnati dalla presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin e dal direttore Christian Greco, il presidente Mattarella e il ministro Giuli hanno potuto apprezzare in assoluta anteprima ciò che ora è per tutti: il Tempio di Ellesiya restaurato e arricchito da un suggestivo videomapping che racconta il complicato viaggio del monumento dall’Egitto a Torino, e poi la nuova Galleria dei Re che, dismessa la celebre scenografia firmata nel 2006 dal premio Oscar Dante Ferretti, ha riportato la luce tra le grandi statue di faraoni e divinità, attraverso varchi naturali e un gioco di metalli specchianti che proiettano i visitatori in uno spazio terzo, in cui passato e presente si fondono.

Prendono dunque ufficialmente il via le celebrazioni per il bicentenario, che si concluderanno nel 2025 con l’apertura di nuovi spazi pubblici, l’avvio di altri progetti di studio e di ricerca e, non ultimo, lo sviluppo di iniziative volte a favorire la frequentazione del museo da parte delle nuove generazioni “nei confronti delle quali - ha precisato Greco, rivolgendosi al presidente Mattarella – dimostra da sempre grande attenzione. La strada è lunga - ha concluso il direttore -, ma l’obiettivo è chiaro: spingere lo sguardo verso il futuro”.

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