Overtourism: il ‘Modello Firenze’ la proposta di Fiavet Toscana

Un modello Firenze. È questo l’impegno che oggi la sindaca della città toscana Sara Funaro e gli operatori, uniti in un incontro promosso da Fiavet Toscana sotto l’egida dell’Enit, hanno preso per il prossimo futuro per gestire e strutturare al meglio l’overtourism, coniugando l’ospitalità alle esigenze dei residenti.

La sindaca ha espresso la volontà di promuovere a breve un tavolo di lavoro con gli operatori per condividere una strategia comune: “Tra i passaggi chiave del nostro decalogo che sono parte integrante del Piano approvato in Giunta, ci sono azioni concrete che metteremo in campo, come la regolamentazione ed il contenimento degli affitti brevi, vedi il rimborso Imu per chi nel centro storico passa da locazione turistica ad una di tipo residenziale, la tutela degli esercenti di vicinato, ed iniziative per destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici.”

Il presidente di Fiavet Toscana, Pier Carlo Testa, ha però fatto osservare che la definizione di overtourism rischia di essere fuorviante. “Semmai dovremmo parlare di turismo disorganizzato – dice -. Noi vogliamo fare la nostra parte per trovare le soluzioni operative e logistiche finalizzate a preservare il patrimonio ricettivo. Gli agenti di viaggi toscani sono prevalentemente coinvolti nel turismo incoming ed è quindi prioritario tutelare il ‘patrimonio’ dei flussi di visitatori che scelgono il territorio. È bene chiarire che questa nuova declinazione della ricettività potrebbe essere adottata da molte altre destinazioni italiane ponendo sempre in evidenza che il turismo è una industria.”

Anche Ivana Jelinich, a.d. di Enit, ha chiarito che le destinazioni top italiane non vanno penalizzate. “Noi dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulle nostre destinazioni di punta come Roma, Firenze e Venezia, che sono poi il motivo per cui i visitatori stranieri ci scelgono e come secondo passaggio essere sufficientemente organizzati per proporre altro, aiutare il turista, sia estero che italiano, a scoprire altri territori circostanti, con una pianificazione temporale che consenta di destagionalizzare con criterio, mettendo a regime un virtuoso sistema di prenotazioni per visite, escursioni, come fanno le grandi mete internazionali – Londra, Parigi - per gestire i loro flussi turistici” dice.

E sulla trasversalità del settore e la necessità di condividere una strategia si è soffermata anche Laura Masi, presidente della Fondazione Destination Florence Convention Bureau: “La nostra realtà intende fare la sua parte analizzando le migliori soluzioni per risolvere la temporalità e la dislocazione dei flussi turistici.”

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