Viaggi enogastronomici, manifestazioni sportive, itinerari artistici, percorsi religiosi. Sono queste le scelte che, nell’ultimo anno, hanno fatto 25 milioni di italiani, il 75% di tutti coloro, circa 35 milioni, che si muovono per ragioni turistiche. I dati sono quelli della ricerca CeRTA - Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi in collaborazione con Cattolica per il Turismo e Publitalia ed evidenziano come oltre il 50% dei 200 milioni di presenze domestiche in un anno sia guidato almeno in parte da motivazioni di carattere non convenzionale anche per quanto riguarda il periodo scelto.
Molte esperienze in un anno
Il 60% di questi viaggi esperienziali avviene, infatti, in periodi diversi da quello estivo, di solito dura 5 o 6 giorni, si percorrono circa 350 km e si spende mediamente oltre 850 euro. Il viaggiatore non convenzionale, spiega Daily Media, è multidimensionale, combina almeno 3,5 esperienze diverse all’anno in quanto mosso da almeno tre motivazioni: dedicarsi a se stessi (47%), fare esperienze mai provate e scoprire luoghi mai visitati (43%, in particolare per il turismo enogastronomico), e socializzare.
Il filone più seguito è quello del rapporto con la natura e la lentezza (69,2%), seguito dall’enogastronomia (66,5%), nonché da arte, cultura e spettacoli (59,2%). Esiste inoltre, soprattutto tra i giovani, un 20% di viaggiatori potenziali interessato a questa nuova modalità di visitare i luoghi.
I maggiori fruitori di questo tipo di turismo sono i giovani dai 18 ai 34 anni, seguiti dagli over 55.