Turismo in Italia,
Istat: “Il 2023
anno record”

Il 2023 è stato un anno da ricordare per il turismo italiano. A certificarlo i dati diffusi oggi dall’Istat, che, registrando 133,6 milioni di arrivi e 447,2 milioni di presenze, mostrano come la Penisola non solo sia stata capace di superare gli anni bui della pandemia, ma abbia raggiunto un nuovo record storico, superando il precedente picco assoluto raggiunto nel 2019, con 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze.

Secondo quanto rilevato dall’Istituto Nazionale di Statistica, rispetto al 2022 i flussi turistici sono aumentati del 12,8% in termini di arrivi (+15,1 milioni di persone registrate negli esercizi ricettivi) e dell’8,5% in termini di presenze (+35,2 milioni di pernottamenti).

La ripresa dei flussi dall’estero

Forte la ripresa della componente straniera, la quale in termini di presenze è tornata a rappresentare oltre la metà della domanda turistica (il 52,4% del totale). Le presenze dei clienti stranieri sono state infatti 234,2 milioni, a fronte di 213 milioni di presenze dei turisti residenti in Italia. La clientela estera è quella che ha più contribuito alla crescita dei flussi sia rispetto al periodo pre-pandemico sia nel più breve periodo. Rispetto al 2022 la componente inbound è aumentata del 23,2% in termini di arrivi e del 16,5% in termini di presenze, mentre l’incremento della componente domestica è decisamente più contenuto e pari al 3,7% per gli arrivi e solo all’1% per le presenze.

Il periodo di picco

I flussi turistici, sia domestici che stranieri, si sono concentrati principalmente nei mesi estivi: nel periodo compreso tra giugno e settembre 2023 gli esercizi ricettivi hanno ospitato circa 262 milioni di presenze, pari al 58,6% delle presenze dell’intero anno. In particolare, negli stessi mesi si sono concentrati il 60,3% delle presenze annuali dei clienti residenti (pari a 128,5 milioni) e il 57,0% delle presenze annuali dei turisti stranieri (133,4 milioni).

Nel confronto con il resto d’Europa, l’Italia è il Paese cresciuto più della media del Continente (+8,5% le presenze rispetto al 2022 contro il +6,8% della media Ue27), piazzandosi al terzo posto nella classifica dei partner europei in termini di presenze totali.

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