Un fiume in piena. Un Franco Gattinoni mai sentito. Dopo aver inviato una nota stampa del suo gruppo (con dichiarazioni che non lasciano spazi all’interpretazione) si attacca al telefono e riparte deciso.
Presidente, più arrabbiato o più preoccupato?
Più preoccupato, anche se sono certo che la mia azienda ripartirà. Siamo gente abituata a gestire certe situazioni. Sono però tanto stufo di vedere il Paese in mano a persone non preparate.
Forse è sfuggita di mano anche la comunicazione…
Ma c’è un limite alla campagna elettorale continua. Non si vede una cabina di regia a livello nazionale ma solo interventi capci di creare panico. Basta per favore, servono istituzioni salde. Fanno a gara a...
Alcuni Paesi hanno alzato le barriere per fermare il turista italiano. Si aspettava queste decisioni?
Forse hanno notato la nostra frenesia. Siamo stati noi per primi a creare allarmismo. E poi ci dobbiamo stupire? A volte pare che le nostre istituzioni non abbiano idea di cosa fare e di cosa dire.
È vero che lei era tra i 40 passeggeri rimpatriati da Mauritius?
Purtroppo ero su quel volo Alitalia e ci tengo a fare un plauso al comandante dell’aereo, perché ha provato a gestire al meglio una situazione incredibile. Le autorità di Mauritius erano imbarazzate e non sapevano come comportarsi.
Nelle sue agenzie di viaggi stanno arrivando cancellazioni? Si dice superiori anche al 25% del totale.
Cancellazioni arrivano come normale e confermo che siamo su queste cifre. Il business travel ha sofferto per primo e il leisure a seguire da pochi giorni.
Voi siete molto attivi anche nel segmento eventi. Tira aria di cancellazioni pesanti.
Guardi non ho problemi a dire che solo questa settimana abbiamo subìto 13 cancellazioni di eventi in Italia, con conseguenti tagli di camere in hotel. Un disastro e tutto grazie ad un allarmismo senza senso.
E in mezzo a tutto questo il turismo esce ancora una volta con le ossa rotte. Rimane poco rappresentativo?
Abbiamo provato a fare quadrato e portare una posizione unica. Siamo forse poco rappresentativi e poco ascoltati, ma in questa occasione ci siamo dati da fare. Le nostre richieste legate allo stato di crisi sono chiare e motivate. È stato sottovalutato l’impatto economico di certe sparate…
Soffriremo tanto, ma alla fine riusciremo a venirne fuori. Sempre che finisca questo allarmismo e tutto si riporti su canali adeguati. Ora vanno tutti in ordine sparso con dichiarazioni che sanno sempre troppo di politica. Per qualche voto in più fanno certe sparate…