Il primo incontro, piglio deciso e grande entusiasmo, risale a un viaggio in Cina di molti, molti anni fa. Difficile datarlo esattamente: erano gli anni Novanta, e la Cina si stava faticosamente ritagliando l’immagine di meta appetibile anche dagli italiani, che allora si limitavano per lo più al triangolo Pechino-Shanghai- Xi’an.
Negli anni la fiducia e la tenacia di Laura Grassi per la ‘sua Cina’ non sono mai venute meno, seppur nelle tempeste che negli anni sono inevitabili.
Aveva iniziato l’avventura insieme a Giancarlo Monaco, ritrovandosi poi sola al timone dell’azienda dal 2013. Una storia fatta di numeri non enormi, certo, ma importanti, considerando la filosofia di un operatore monoprodotto che seguiva ogni pratica con una cura ammirevole.
Gli anni sono passati e ci siamo ritrovate pochi mesi fa a discutere delle difficoltà di un operatore che la pandemia aveva bloccato per oltre tre anni. Ma che era comunque pronto a ripartire e a tornare a confezionare viaggi su misura sfruttando il know how e quella rete di conoscenze – diventate quasi amicizie in alcuni casi – frutto di anni di lavoro sul campo.
“Abbiamo tenuto duro in questi anni e sono convinta che la curiosità e l’interesse per una Paese unico come la Cina tornerà a catturare l’attenzione del mercato italiano. Chinasia c’è ed è pronto a raccogliere l’ennesima sfida” mi aveva detto lo scorso aprile, riconfermando la volontà di non mollare.
Quest’anno Chinasia festeggia 35 anni di attività: un traguardo che ha dell’incredibile in un mondo in costante evoluzione. Li festeggerà al fianco di Idee per Viaggiare, che ha saputo cogliere il potenziale di questo tour operator.
“Come spesso accade nella vita – dice Laura Grassi - si è profilata una nuova possibilità di ripresa rappresentata da Idee per Viaggiare”. E per lei e il suo staff sarà un nuovo inizio.