Montanucci:
‘Outgoing e low cost
a margine al Forum’

Adesso con i riflettori spenti emergono riflessioni importanti sull’ultimo Forum sul Turismo tenutosi a Firenze. Enrica Montanucci, presidente Maavi, tra i protagonisti di un talk fiorentino racconta le sue impressioni per spiegare cosa è “rimasto fuori” dal Forum.

Partiamo dalle impressioni positive e dalla presenza delle associazioni?

E’ stato un evento più evoluto rispetto al passato dove si è dato vigore al dialogo. Abbiamo finalmente visto interazione con il mercato e direi che anche le altre associazioni di categoria hanno evidenziato il clima costruttivo.

Maavi non è legata alle confederazioni storiche e quindi appare comunque significativa la vostra presenza. Quindi non è vero che non avete un peso politico?

E’ vero che siamo stati invitati per il nostro peso sul mercato. Con 1280 agenzie abbiamo portato valore e contenuti. E sul fronte incoming abbiamo messo a rete tante agenzie che si occupano di questo mercato da almeno 5 anni. Insomma, non siamo “pesanti” sul lato politico ma ci riconoscono competenze.

Il mondo incoming ha preso l’intero Forum?

Senza dubbio ha conquistato tutte le discussioni perché sta macinando risultati, però serviva un affondo anche sul lato outgoing e le sue problematiche. Vi sono migliaia di persone che lavorano su questo settore e la questione legata ai trasporti poteva e doveva emergere.

Stiamo parlando della strapotenza dei vettori low cost sul domestico?

Se le compagnie aeree low cost riceveranno sempre sovvenzioni dai territori per politiche di marketing non risolveremo mai nulla. Spesso ci troviamo di fronte a un servizio selvaggio. Bisogna rimettere in discussione modi e atteggiamenti. I vettori low cost fanno cose fuori dal mono in termini operativi e commerciali.

Problemi che sarà possibile affrontare con il Tavolo permanente che richiedete? Il Ministero sembra molto sensibile su questa tema.

Durante l’ultima edizione di TTG Travel Experience a Rimini abbiamo avuto rassicurazioni sull’avvio del Tavolo. Siamo fiduciosi su questo e bisogna partire per dare risposte al mercato.

In questi giorni si è tornato a parlare del famoso fondo di 39 milioni di euro. L’iter è arrivato nella fase finale?

Telenovela senza fine. Sono tre anni che aspettiamo di vedere i rimborsi Covid. Al momento 24 milioni sono stati distribuiti e ne mancano 15. Ora attendiamo l’ultimo passaggio dell’Avvocatura di Stato che dovrebbe pronunciarsi entro la fine del ’24.

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