Sono 800 gli impiegati di tutte le sedi di Alpitour Spa che, a partire da maggio, avranno la possibilità di utilizzare lo smart working mediamente un giorno alla settimana, lavorando da casa con gli strumenti forniti dall’azienda.
Un progetto importante, quello del ‘lavoro agile’ da remoto, cui l’azienda ha lavorato per un anno, giungendo lo scorso anno a una prima sperimentazione di 9 mesi che ha coinvolto l’area dell’operativo vendite di Torino, interessando circa 100 persone. La conclusione positiva della fase di prova ha portato Alpitour a estendere la possibilità a tutte le sedi dell’azienda.
"Un cambiamento culturale"
"Si tratta - spiega Christian Catiello, Direttore Organizzazione - di un aspetto di un cambiamento culturale più profondo che l’azienda sta realizzando da anni, ricorrendo a un confronto costante con i propri collaboratori attraverso indagini di clima aziendale e introducendo un sistema di valutazione delle performance che responsabilizza ciascuno sui propri risultati avendo obiettivi condivisi e misurabili”.
Il progetto prevede anche un’attività di formazione per promuovere la nuova cultura aziendale, che si avvale anche di strumenti tecnologici innovativi per organizzare meglio il lavoro.
Lavoro che, nella sua modalità ‘agile’, hanno introdotto anche altre società del Gruppo, come la compagnia aerea Neos. Il 10% del suo personale di terra, infatti, aderisce già allo smart working.