Un impatto dirompente quello del Covid-19 sul turismo italiano. Secondo l’ultimo rapporto della Bce, l’industria dei viaggi della Penisola ha pagato il prezzo più alto in termini occupazionali, rispetto al resto dell’Europa.
Nel mese di giugno, si legge su Europa Today, il tasso di assunzione in Italia ha segnato un -33,1%, rispetto allo stesso periodo del 2019. Un calo su cui ha pesato in particolar mondo il comparto del turismo.
Nello Stivale, infatti, il settore dei viaggi ha registrato una diminuzione del tasso di assunzione del 77,9%, rispetto all’anno scorso. Un dato che non trova eguali nel resto del Vecchio Continente (Spagna 50,1%; Germania 44 %; Francia 28,8%).