La carenza di personale sta contribuendo all'aumento delle tariffe alberghiere in Europa. È quanto emerge da una recente indagine condotta da Mabrian Technologies, che ha analizzato l'andamento dei prezzi in 20 destinazioni del Vecchio Continente per il periodo pasquale.
Sulla base dei prezzi pubblicati nel febbraio 2023 per un soggiorno tra il 10 e il 17 aprile, in tutte le mete, a eccezione di Budapest e Tirana, si riscontra un aumento medio in tutte le categorie, di portata significativamente superiore al tasso di inflazione annuale.
I picchi maggiori si registrano a Barcellona, Bruxelles e Roma: qui gli aumenti delle tariffe oscillano tra il 30 e il 33%.
Una tendenza che, spiega il director of marketing & sales di Mabrian, Carlos Cendra, non ha radici solo nell’inflazione, ma in un aumento dei costi legati alla forza lavoro. Gli imprenditori stanno rivedendo, infatti, al rialzo i salari per avvicinare nuove risorse. "Anche se è chiaro che i prezzi degli hotel stanno aumentando notevolmente, dobbiamo guardare a questo aumento nel contesto dell'inflazione e dell'aumento dei costi di fornitura su tutta la linea. Inoltre, dobbiamo tener conto dell'aumento dei costi operativi del personale, dovuto alla mancanza di manodopera e al necessario miglioramento delle condizioni, il tutto unito a una forte domanda di trasferte in questo periodo, che spinge al rialzo i prezzi".